L’importanza di non scendere a pattern.
Oggi ho visto 2:22. Lo avete visto? È uscito di recente al cinema. Non credevo mi sarei messa a vedere un film in un caldo pomeriggio di fine luglio ma questo raffreddore invernale che mi ha colta di sorpresa mi ha messo sottosopra la quotidianità… E alla fine ho colto anche il senso di questa assurdità (perché un raffreddore invernale in piena estate è davvero assurdo!)
Insomma ho visto questo film che parla degli schemi ricorrenti, di come molto spesso le nostre vite rimangono incastrate in una ragnatela di situazioni, eventi, coincidenze. Il film dà anche una sua soluzione personale di come uscire da queste situazioni e, premetto, è una soluzione che a me non piace.
Aldilà di questo il film mi ha mostrato come nella mia vita in questo preciso momento, in questo preciso giorno, in questo preciso istante si stia verificando un pattern. Io non l'avevo notato, mica lo avevo visto! Il film mi ha svegliata!
Ora, non è che con i pattern e io non abbia una certa confidenza anzi… Ho passato anni con pattern diversi (detta così le battute si potrebbero sprecare…) e davvero ad un certo punto con alcune coazioni a ripetere ero così in confidenza che ci dormivo la notte insieme e il giorno dopo facevamo colazione come se fossimo una coppia collaudata prossima al matrimonio. Quindi diciamo che la cosa non mi ha sconvolta più di tanto. Ho semplicemente pensato: "fico! L'ho visto in tempo! Ora posso fare qualcosa per cambiarlo!" Ed è qui che hai cambiato qualcosa davvero.
Di certo la prima cosa che è cambiata è che ho deciso di non ripetere lo stesso schema. Ho deciso che questa volta "questa storia non finirà cosi".
La seconda cosa che è cambiata ed è la cosa più importante è il modo in cui ho scelto di rompere il pattern.
Ho scelto di non agire, di non mettermi a fare azioni per paura o in balia di emozioni varie. Ho scelto di non cedere al lato più superficiale della vita. Ho scelto di non seguire più le emozioni forti, di non fidarmi più di loro. Ho scelto di non fare più l'elenco dei "non voglio" Infiniti che poi alla fine, detto tra noi, ti portano sempre esattamente quello che non vuoi!
Quindi, direte voi, cosa hai scelto?
Ho scelto di cambiare la situazione iniziando a pensare a quello che desidero. Mi sono chiesta: al di là di questo, io, cosa voglio? Al di là di questa situazione, al di là del passato che si sta ripetendo, al di là delle poche informazioni della mia mente, al di là delle mille emozioni della mia pancia, al di là di quello che la mia quotidianità mi permette di immaginare, io, cosa voglio? E ho iniziato a creare.
Ho iniziato a creare il mio futuro, qui nella mia mente e qui nel mio cuore. Ho iniziato a prendermi la responsabilità di tutti questi schemi che per anni si sono ripetuti nella mia vita e che adesso si stanno ripetendo si, ma che avranno un esito diverso. Ho iniziato a sentirmi grata perché oggi finalmente posso vedere tutto questo e modificarlo davvero come desidero. Ho perfino benedetto il mio raffreddore senza il quale non avrei certo visto questo film oggi, in tempo!
C'è un momento nel film in cui protagonista dice "sto creando esattamente il passato".
Esatto! È proprio questo, creiamo e ricreiamo il passato. A volte per paura, a volte per abitudine, a volte perché non sappiamo che cosa vogliamo dal futuro.
Io dico che se partiamo dall'ultimo, ovvero dal futuro e iniziamo lavorare per la sua costruzione il resto si sblocca…
Che ne pensate?