Il mio viaggio con Tony – capitolo 2.

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2. Le decisioni: la strada per il potere.

Dove voglio andare? E dove voglio arrivare?

Assumere il controllo delle proprie azioni è fondamentale per dirigere la propria vita.

La costanza e la coerenza di queste azioni con i nostri valori definiscono la strada verso la meta.

Se abbiamo un potere è di certo di tipo decisionale.

Non le circostanze della nostra vita ne determinano il destino ma le decisioni che prendiamo di volta in volta.

Quali risultati voglio raggiungere? Quale persona voglio diventare?

NON è IMPORTANTE SAPERE COME ARRIVARE ALLA META.

E’ IMPORTANTE DECIDERE DI TROVARE LA STRADA, QUALUNQUE ESSA SIA.

IL COME FARLO SI RIVELERA’ DA SOLO.

Decisioni immediate importanti da prendere:

  1. La decisione su cosa concentrarvi.
  2. La decisione sul senso che le cose hanno per voi.
  3. La decisione a proposito di che cosa fare per ottenere i risultati che volete.

Iniziare a prendere decisioni significa correre il rischio di sbagliarne alcune (o forse parecchie) soprattutto all’inizio. Ma questo non può che farci prendere decisioni migliori in futuro.

  1. Il vero potere è prendere decisioni.
  2. Impegnarsi veramente è fondamentale.
  3. Prendete spesso decisioni.
  4. Imparate dalle vostre decisioni.
  5. Restare fermi sulla decisione MA elastici nell’approccio.
  6. Divertitevi a prendere decisioni.

Considerazioni / Reazioni.

Durissima.

E’ come se una scatola di piombo mi fosse caduta sulla testa. Anzi no, come se una di quelle cassette di sicurezza degli hotel improvvisamente mi fosse stata piantata nel cervello ed ora non solo vedo tutto nero ma non ricordo neppure il codice segreto per aprirla.

E’ strana questa sensazione. E fastidiosa. Come quando dimentichi la password della mail o il pin del bancomat. Insomma ne ricordi poche lettere o alcune cifre ma non per intero. Li avevi pure scritti da qualche parte ma non sai più dove. Perché è quella sensazione li, quella sensazione di esserti persa improvvisamente nella tua borsa (e questa la possono capire solo le donne).

Per le donne perdere le cose nella borsa è una tragedia.

Quando le chiavi non ti servono, spuntano le chiavi. Quando le chiavi ti servono ed ovviamente non le trovi, inizi a recitare il mantra (manco a dirlo il mio è quello dell’Ho’oponopono) per trovarle.

Un misto di ansia e fede. Fede e ansia.

Ecco, se oggi non avessi letto il capitolo sulle decisioni io di certo avrei saputo esattamente “cosa desidero, come lo desidero, perché lo desidero”. Ma ora che mi si chiede di prenderle quelle decisioni: vuoto, o caos, come si preferisce.

Vuoto/caos e paura. Paura e vuoto/caos.

Per fortuna che alcune cose nella mia vita sono le stesse da sempre, un esempio: io scrivo da sempre. Questa è la prima cosa che ho pensato. Poi me la sono pure detta, ad alta voce, nel bar in cui stavo facendo colazione. E mentre io tiravo un sospiro di sollievo forse qualcuno intorno a me mi ha guardata con sospetto.

Grazie a Dio ho un tratto distintivo: “io scrivo, da sempre”. Non solo: “creo, questo è quello che faccio nella vita”.  Mi ci sono aggrappata a quel pensiero per mantenere l’equilibrio emotivo, per restare in piedi nonostante gli scossoni (come sulla metro A alle 17.30) con la fiducia che poi, tra qualche minuto, lontano dal caos di pensieri ed emozioni del momento, lo spazio intorno a me si allargherà, il respiro si farà più lento, e scenderò alla fermata giusta.

C’è una frase che mi ha colpita in questo capitolo :

“Dio rimanda ma non nega”.

E’ la prima frase di apertura di Tony a qualcosa di oltre, di più grande.

Questa frase mi ha rincuorata.

Ho pensato a tutte le volte in cui ho avuto una seconda possibilità. Ho ripensato a tutte le volte in cui in momenti di vuoto come questo poi è sempre arrivato qualcosa: un’ispirazione, una persona, un’opportunità.

Ho pensato anche che se dovessi prendere una decisione sbagliata beh, si può sempre ricalcolare il percorso.

Ho ripensato alla borsa gremita di cose, alle chiavi e al mantra e sono andata a parlare con Dio.

Gli ho detto del percorso con Tony, ha sorriso.

Ps: L’esercizio di oggi, se non si fosse capito, è PRENDERE DECISIONI.

La mia prima è stata: INTENDO PRENDERE DELLE DECISIONI, DA ORA.

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