Il mio viaggio con Tony – capitolo 13.
13. I dieci giorni della sfida mentale
Parola d’ordine: CONTINUITA’
“Però, per portare la nostra vita al massimo livello, dobbiamo renderci conto che LO STESSO MODULO DI PENSIERO CHE CI HA CONDOTTO FIN QUI NON CI PORTERA’ FINO DOVE VOGLIAMO ARRIVARE.”
Dobbiamo spezzare le barriere del timore e assumere il controllo della nostra mente.
Da oggi per dieci giorni se arriva un problema dobbiamo focalizzarci sulle soluzioni.
Da oggi per dieci giorni se arriva un pensiero negativo dobbiamo rimpiazzarlo con uno positivo.
Da oggi per dieci giorni siamo a DIETA MENTALE.
La Via della Dieta Mentale:
- Decidere cosa vogliamo (capitoli 2 e 3)
- Dobbiamo fare leva su noi stessi (capitolo 6)
- Interrompere il modulo limitante con la dieta mentale, ovvero: assumere consciamente il controllo di tutti i nostri pensieri.
E’ quindi una dieta di 10 giorni, giusto per iniziare.
Obiettivo principale: eliminare i pensieri negativi.
> Per aiutarci: utilizziamo le domande del capitolo 8 e capovolgiamo all’istante le situazioni ed i pensieri nocivi che arrivano.
> Concentriamoci solo sulle soluzioni e non sui problemi.
> Se non dovessimo riuscire “non è un dramma”! …ma poi ricominciamo da capo il processo e…ripartiamo dal primo giorno.
Questo ci aiuterà a
- vedere i moduli mentali debilitanti che abbiamo
- a sostituirli e comprendere che possiamo sostituirli!
- creeremo nuove abitudini mentali
Considerazioni / Reazioni
13 pagine lette in 45 minuti.
Arranco.
Prima di iniziare a scrivere queste considerazioni ho dato un’occhiatina a facebook, una controllatina alle mail…
Attendo.
E adesso?
Ansia.
Donna e dieta non possono stare nella stessa frase.
Nervosismo. Tony m’ha infastidita.
Dieta, Tony?
Tony, io adoro le patatine fritte e il gelato Tony.
Dieta Mentale, Tony?
Tony, io amo elucubrare come se non ci fosse un domani Tony…
Mi provochi Tony?
Mi provoca.
…
Lo faccio Tony.
Lo faccio perché NON HO SCELTA Tony.
Con le mie ragioni sono arrivata fin qui e “mica ho ottenuto quello che volevo”.
Quindi le mie ragioni hanno avuto torto Tony.
Ed io lo so che lo sai.
Ed ora lo so pure io.
Lo faccio perché mentre leggevo la vedevo quell’altra strada Tony, quella del “tutto è possibile”, quella del flusso, quella da dove si trae il meglio dalla vita, quella in cui “sorridendo” tutto si trasmuta. Quella strada dove avvengono le magie Tony, l’ho vista mentre leggevo.
…e non posso fare finta di nulla, capisci Tony?
Lo faccio perché, alla fine, per quanto possa temerle, le provocazioni mi piacciono Tony.
Lo faccio perché se c’è una cosa che mi ha spinta a fare tutto quello che ho fatto fino ad ora nella mia vita… questa cosa è pensare che posso essere molto più di quello che sono.
Lo faccio perché se c’è una cosa nella quale ho sempre creduto… questa cosa è pensare che tutte le persone “possono essere molto di più di quello che sono”.
Sai Tony, m’è tornata “dentro” la Francia.
Non nella mente, non nel cuore, nell’anima Tony.
M’è tornata “dentro” sentendo questa frase: “c’est parti!”
Devi sapere che i francesi sono testardi Tony.
Se c’è una cosa che ho appreso da loro è che quando intendi arrivare ad una meta non esistono ostacoli.
“c’est parti!” è una miccia.
Mi s’è acceso un fuoco.
E mi s’è accesa pure un’immagine, quella della Gare de Lyon.
Ti chiederai: “e mò la stazione che c’entra”?
Niente Tony, è figa la Gare de Lyon.
Ed io adoro i treni.
“c’est parti!”