Hai di fronte un essere umano.
Durante una lezione di forrò oggi mi sono commossa. È stato un esercizio semplice, forse troppo a toccarmi nel profondo. Consisteva nel guardare negli occhi il proprio partner per un minuto. Sessanta secondi di silenzio, imbarazzo, verità. Un esercizio semplice, troppo semplice.
E non che non avessi mai fatti di esercizi così in passato. Nel teatro sono all’ordine del giorno. È che in una danza sudamericana dove la normalità è danzare per divertirsi, per esibirsi o per corteggiarsi beh, guardarsi davvero negli occhi senza aspettarsi nulla da chi si ha di fronte è davvero un atto extra-ordinario.
Io pure ero fuori allenamento, lo ammetto. Ad un certo punto ero così in difficoltà che ho iniziato a recitare un mantra. Anzi, il mantra ha iniziato a recitarsi da solo nella mia mente. Diceva: “va tutto bene”. Ero in silenzio di fronte a questo ragazzo e ad un certo punto ho visto tutte le sue difficoltà e le sue vittorie.
Ho visto la sua timidezza, le sue paure, ho visto gli ostacoli che ha superato, la difficoltà nel parlare e nel muoversi e poi ho visto la sua vittoria: essere lì in quel momento e provarsi. Una bellezza che mille passi di danza non avrebbero mai potuto raccontare. Invece nel silenzio i suoi occhi dicevano tutto.
Mi sono commossa.
Mi sono improvvisamente ricordata di una cosa così stupida ma così fondamentale quando ti perdi negli estetismi: “hai di fronte un essere umano”.
Balla con me una persona. Non è un oggetto. Non mi deve far “girare” in modo perfetto. Non mi deve far sentire la più figa della pista. È un essere umano. Non so quali ostacoli ha superato per essere qui in questo momento ma di certo hanno tutti avuto un valore. Un valore profondo. Un valore. Senza giudizi.
Ho di fronte un essere umano.
E non c’è baião, xote, rastapé che valga più di questo.
Era una lezione di forrò.
Una semplice lezione di forrò.
Una lezione di vita.
Hai trasmesso perfettamente la tua emozione…